I politici strappalacrime non esistono

Un tempo la fedeltà in politica era sicuramente un valore. Da un ventennio, dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, le cose sono parecchio modificate. La società politica è diventata più liquida e i passaggi da un gruppo all'altro è quasi normale. Non dovrebbe essere così, Quando un candidato viene portato in Parlamento rappresenta (o dovrebbe rappresentare) le istanza del collegio elettorale in cui viene nominato. Le carte in tavola sono cambiate e gli elettori sembra che se ne stiano facendo una ragione. L'eletto deve rispondere all'elettore che gli ha dato fiducia e dovrebbe anche poterlo sfiduciare se si comporta con eccessiva disinvoltura. Sul Corriere della Sera delle immagini di numerosi uomini (e donne) che hanno fatto il salto della quaglia, di fatto tradendo il partito di appartenenza e, così, tradendo il corpo elettorale.

Ci eravamo tanto amati

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