Affrontare il nodo della responsabilità dei magistrati

Il premier Renzi è di fronte ad una matassa inestricabile (l'ennesima). Ha il dovere di riformare la giustizia, perché di mala giustizia si può morire. E' il caso di Enzo Tortora, distrutto da un accanimento giudiziario vergognoso. Il pm Diego Marmo che chiese una condanna esemplare e pesantissima, con 30 anni di ritardo si pente e chiede scusa alla famiglia del presentatore televisivo. Così Aldo Grasso sul Corriere della Sera. Per l'errore commesso Marmo avrebbe dovuto essere espulso dal seno della magistratura per indegnità. Così come Felice Di Persia e Lucio Di Pietro. Invece hanno fatto carriera. Se sbagliano con dolo (è il caso di Marmo, Di Persia e Di Pietro) anche i magistrati devono pagare. Non come chiede qualcuno (certi esponenti politici del centrodestra, per esempio) ma se le loro argomentazioni sono risibili chi non è capace di fare con dignità il delicato lavoro di amministrare la giustizia in nome del popolo italiano deve semplicemente essere cacciato via a pedate nel sedere. Cosa che il Csm ben si è mai guardata dal fare.

Marmo chiede scusa alla famiglia di Enzo Tortorae

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