Europee, soglia al 3%, obiettivo del patto Meloni-Renzi

Tutti pensano alle prossime europee (si vota con il proporzionale)

Ed alla fine arrivò l'intesa. O meglio una tentazione di accordo. Dopo anni di rincorsa del maggioritario, di bipolarismo forzato, di quorum al rialzo, la democrazia italiana si ritrova sull'orlo di un ampio accordo per ridurre la percentuale di voti necessari per andare a Bruxelles. Dal 4 al 3%. Un punto di elettorato vale relativamente poco in termini assoluti, ma ha un effetto importante sui seggi che si attribuiscono. Più liste vanno oltre il quorum, più parlamentari si sottraggono ai partiti maggiori. Il commento di Paolo Torricella su Il Sussidiario.

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B. il Presidente che “discese in campo” nel 1994

Berlusconi è morto, a chi le spoglie di Forza Italia?

Primo nella politica a rendergli omaggio l’avversario ed “erede” Matteo Renzi: «Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Presidente, che la terra ti sia lieve» (...) Silvio Berlusconi è stato uno dei volti più riconoscibili della politica italiana, sia a livello nazionale che internazionale. Il premier forse più mediatico della storia d'Italia è stato al centro della politica dalla metà degli anni Novanta fino ad oggi. Anche se la sua influenza è stata in costante diminuendo, è rimasto una presenza politica significativa grazie alla sua capacità di entrare in contatto con gli elettori e alla sua abilità di riunire partiti eterogenei sotto la sua guida. Berlusconi è nato il 29 settembre 1936 a Milano, in Italia (...) Il commento di Niccolò Magnani su Il Sussidiario.

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Il naufragio del Terzo Polo

Terzo Polo out, il divorzio, largamente prevedibile, tra Renzi e Calenda

Renzi, per ragioni in gran parte condivisibili, non ha mai creduto fino in fondo al cosiddetto Terzo Polo e, procedendo con scetticismo e prudenza (anche la scelta del «passo indietro» lo testimonia), ha finito per immaginare una federazione travestita da partito. Calenda ci ha creduto più per ambizione che per visione e ha gestito il processo in modo verticistico, personalistico e velleitario. I due hanno avuto comportamenti molto differenti: con un’iperbole potremmo definire l’atteggiamento di Renzi «più abile che onesto» e l’atteggiamento di Calenda «più ambizioso che abile». Sta di fatto che entrambi condividono la responsabilità del fallimento. Il commento di Alessandro Chelo sul sito Linkiesta.

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