La recita è la trappola tesa alla coscienza

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L’importanza di avere un teatro per una comunità è un pensiero chiaro nelle frasi che sono state pronunciate in occasione della presentazione alla stampa, della futura stagione artistica 2023-2024 del Teatro Comunale Città di Vicenza. Sui palcoscenici dei teatri scorrono  flussi di parole, suoni e gesti che fanno da contrappunto alle emozioni generate in chi ascolta, tracciando nell’anima di ognuno un disegno che assume forme particolari, maturate anche sulla sua sensibilità.

Il presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Enrico Hüllweck ha ricordato l’esperienza di vedere uno spettacolo nell’antico  teatro di Epidauro che ha un’ottima acustica e l’effetto di quando ti siedi  sul sedile di pietra e vieni stimolato a guardare e a catturare quelle bellezze che ti offre il palco. Quando torni a casa ed entri in un teatro piccolo o grande, l’effetto, le emozioni sono ancora presenti.

 Ogni teatro provoca in ognuno, quello che fa il teatro di Epidauro, perché il   teatro  come ogni essere umano, ha un’anima. E ci spinge a cogliere i messaggi che provengono dalle parole,  canzoni e musiche  che  sentiamo riempire la scena.

L’inaugurazione del teatro di Vicenza è avvenuta quindici anni fa a dicembre  e il suo successo si prefigura anche  nella prossima  stagione artistica che comprende ottanta spettacoli non solo classici, di prosa, danza, canto e di musica, ma anche circensi, operette, spettacoli cinematografici, incontri di cultura e di formazione dello spettatore, sia giovane sia vecchio. Spettacoli che sono molto costosi, circa  un milione di euro per il solo  palcoscenico, senza le spese di lavorazione.  

Il Governo, la Regione, le banche e alcuni privati sono fondamentali per poterlo mantenere. Vicenza nasce con un teatro. Quando  i soldati romani  combattevano al Nord venivano qui a riposarsi vedendo qualche spettacolo. Da allora il teatro ha continuato a creare l’anima di Vicenza, conclude Enrico Hüllweck.

Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha ribadito il ruolo centrale della cultura e la straordinarietà di questa Fondazione che ha un valore che supera i confini regionali. Mentre il cinema dopo il Covid 19 fa fatica a riprendersi, la voglia di tornare a teatro ha portato presto a riempire le sale.  C’è stata  la voglia di rivivere questa casa della cultura della città. La storia di Vicenza è storia di teatri. Essa ospita il più antico teatro coperto e ne possiede uno che è un’eccezionalità per le dimensioni di Vicenza.

Ilaria Fantin, assessore alla Cultura con entusiasmo ha dipinto la Fondazione come una città dentro un’altra città e l’esistenza di una  programmazione che attrae tantissime persone. Il cartellone di quest’anno mostra attenzione sia alle persone che vengono da fuori, ma anche alle eccellenze del territorio.

 Il direttore artistico del Teatro Comunale, Giancarlo Marinelli ha evidenziato la necessità di un ricambio generazionale che deve coinvolgere sia il pubblico, sia la parte artistica e anche il teatro inteso come luogo di civiltà.

Cosa rimane del teatro, dopo la fine dello spettacolo?  Lo spettatore, la sua memoria. Questo si salva del teatro. Più rimane aperto il teatro più acquista un valore condivisibile. Teatro ancora come biblioteca aperta, in alcune giornate, per giovani studenti e anziani. Il ricambio generazionale nel teatro si sta già verificando ed è un processo che deve essere incoraggiato.

Marinelli cita un verso tratto dall’Amleto di Shakespeare: La recita è la trappola tesa alla coscienza. Ci sono dei teatri che di quella trappola fanno un miracolo. Ci sono teatri comunali che fanno lo spettacolo e altri che sono lo spettacolo.  Il  teatro comunale di Vicenza fa parte dei secondi.

Il segretario Generale della Fondazione, Pier Giacomo Cirella, ha raccontato poi nei dettagli la programmazione che si illustra qui di seguito.

Sono oltre 80 gli appuntamenti della nuova stagione artistica, in programma da novembre 2023 a maggio 2024.

La nuova stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza si aprirà con la danza, domenica 5 novembre, con lo spettacolo della compagnia americana Ailey II diretta da Francesca Harper, un ensemble nato per proseguire l’esperienza artistica di Alvin Ailey. Un mixdi danza moderna, classica, jazz e afro.

I sei mesi di programmazione della stagione del Comunale si concluderanno lunedì 27 maggio con il concerto dell’Orchestra del Teatro Olimpicoe il suo direttore Alexander Lonquich sul podio e al pianoforte, ad accompagnare la solista ospite Irena Kavčič alflauto,con un concerto dedicato alle “Serenate di Primavera.

La stagione di danza, sarà dedicata a Giuseppe Roi, illuminato mecenate e uomo di cultura per celebrare i 100 anni dalla sua nascita. I nomi sono quelli dell’americana Ailey II, del Balletto Nazionale della Georgia, l’ensemble nazionale Nuovo Balletto di Toscana, il duo internazionale formato dai primi ballerini Lucia Lacarra e Matthew Golding a proporre la prima in Italia delle loro “Lost Letters”, la britannica Shechter II di Hofesh Shechter Company, guidata dal coreografo israeliano che le ha dato il nome, la spagnola La Veronal fondata dall’eclettico artista Marcos Morau, l’ensemble francese Emanuel Gat Dance diretto dall’omonimo coreografo israeliano, la compagnia di straordinari danzatori acrobati provenienti da tutto il mondo, fondata dall’artista franco-algerino Hervé Koubi.

I Luoghi del Contemporaneo Danza propongono invece le espressioni dei più innovativi linguaggi coreografici italiani di ricerca e sperimentazione, portando in scena le ultimissime creazioni di autori della nuova generazione, ma già affermati e riconosciuti a livello internazionale come Marco D’Agostin, il duo Panzetti/Ticconi, Nicola Galli, Jacopo Jenna, Adriano Bolognino.

Per la prosa, saranno attori importanti del panorama nazionale a salire in palcoscenico con lavori nuovissimi. Il cast di stagione della Sala Maggiore presenta così Alessandro Preziosi (anche in veste di regista in “Aspettando Re Lear”); Giuseppe Zeno ed Euridice Axel nei ruoli resi indimenticabili da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato nel celebre film di Lina Wertmüller di cui lo spettacolo è la versione teatrale; gli eclettici Emilio Solfrizzi eCamilla Natoli protagonisti della commedia evergreen “L’Anatra all’arancia”; lo storyteller, già allenatore della nazionale italiana di volley, Mauro Berruto,con una lezione spettacolo dedicata ai “Capolavori”, dei “viaggi” possibili non solo nel mondo dell’arte, ma realizzabili in tutti i settori, dallo sport al mondo dell’impresa; la comicità travolgente e irriverente di Andrea Pennacchi con un nuovissimo “Arlecchino?”, quasi contemporaneo, scritto e diretto da Marco Baliani; Pippo Pattavina,affermato interprete del teatro di Pirandello, già conosciuto e apprezzato dal pubblico del Tcvi, in “Pensaci, Giacomino!”; la comicità stralunata e fiabesca di Angela Finocchiaro e “Il calamaro gigante”; Ferzan Özpetek come regista della versione teatrale dell’omonimo film del 2012 ”Magnifica presenza”, con un cast di attori in via di definizione.

Calcheranno invece la scena più intima e “a misura” del Ridotto, Giorgio Lupano con un lavoro di ispirazione letteraria e cinematografica come “La vita al contrario”; e poi i monologhi diversissimi per temi e stile della narrazione teatrale di Gioele Dix “Ai nostri tempi (biblici)” sul desiderio di non invecchiare, di Matthias Martelli in“Raffaello. Il figlio del vento”, un omaggio al grande artista urbinate e di Pietro Angelini nel surreale one man show “Un onesto e parziale discorso sui massimi sistemi”; a concludere la stagione un insolito trio, composto da Eva Robin’s, Beatrice Vecchione eMatilde Vigna, che presenteranno al pubblico una nuova versione di “Le Serve” dello scrittore francese Jean Genet, con la regia di Veronica Cruciani.

Ad aprire la nuova stagione concertistica, uno straordinario concerto inaugurale dal titolo evocativo “Romanticismo”, protagonista la blasonata Chamber Orchestra of Europe diretta da Sir Antonio Pappano, al pianoforte Beatrice Rana. I concerti a seguire vedranno Dénes Várjon al pianoforte e la musica di Brahms per il trio composto da Nicolas Altstaedt al violoncello, Barnabàs Kelemen al violino e Alexander Lonquich al pianoforte, mentre un “Omaggio a Venezia” sarà affidato a due straordinari solisti come Federico Guglielmo violino concertatore e Giovanni Sollima al violoncello con uno dei migliori ensemble barocchi al mondo, Il Pomo d'Oro. E nel lungo e articolato programma ci sarà spazio anche per il linguaggio delle percussioni con il Quartetto Tetraktis ad accompagnare la voce di Cristina Zavalloni o per un concerto dedicato al Novecento musicale, con I Solisti di Pavia e Enrico Dindo direttore e al violoncello. “Quattromani, o due pianoforti” saranno quelli dei virtuosi Mariangela Vacatello e Alessandro Taverna, seguito daun “Tributo alle Americhe”, presentato da un ensemble sudamericano di grande successo come il Cuarteto Latino Americano. Un progettomusicale ispirato a “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago sarà proposto nel tempo pasquale, con l’ensemble vocale De labyrintho diretto da Walter Testolin e con la voce narrante di Sandro Cappelletto. Ancora un’edizione delle monumentali Variazioni Goldberg di Bach, sarà eseguita al pianoforte da Pietro De Maria, mentre un intrigante progetto cameristico vedrà protagonisti Marco Rizzi al violino, Alessio Allegrini al corno e Benedetto Lupo al pianoforte. A chiudere la stagione della concertistica, sarà chiamato l’italianissimo Trio Chagall (pianoforte e archi) impegnato in un interessante progetto musicale, con suggestioni e autori dall’Europa all’America, in un arco temporale che spazia dal Settecento al Novecento.

Anche la musica sinfonica conferma la sua programmazione “classica”, che alterna la Oto-Orchestra del Teatro Olimpico guidata dal suo direttore principale, il maestro Alexander Lonquich ad altri direttori ospiti: Stefano Montanari,direttore e violino nel secondo concerto, un omaggio alla musica del Settecento di Boccherini, Vivaldi e Haydn; Lorenza Borrani, violino concertatore nel quinto appuntamento dedicato a Mozart e Haydn; Davide Sanson,direttore del concerto costruito sulle suggestioni favolistiche e di viaggio di autori come Mendelssohn e Fauré, mentreil concerto fuori abbonamento di San Silvestro, con le ouverture e arie d'opera della tradizione italiana, sarà diretto dal maestro Nicolò Jacopo Suppa e vedrà protagonisti il soprano Giulia Bolcato e il tenore Davide Tuscano. Da segnalare il rinnovamento dell'organico orchestrale in virtù del programmato avvicendamento nei ruoli di violino, contrabbasso, flauto e clarinetto: alle recenti audizioni per accedere al percorso artistico-formativo si sono iscritti 218 giovani musicisti, brillantemente laureati nei Conservatori di tutta Italia.

Il circo contemporaneo assume un ruolo sempre più significativo, con cinque spettacoli in programma per portare in luce le diverse anime e le evoluzioni delle discipline circensi. Si inizia con il “Gran Gala du Cirque”, un magnifico show di teatro-circo con numeri acrobatici, eleganti rimandi alla danza contemporanea e la comicità poetica tipica di questo genere, presentato da Circo e dintorni; a seguire la performance di una delle donne clown più conosciute al mondo, la tedesca Gardi Hutter mentre sarà la compagnia francese di circo di strada Imperial Kikiristan, una piccola orchestra errante, a proporre in teatro nel terzo appuntamento un mix di atmosfere musicali con ispirazioni diverse, che vanno dal repertorio folklorico alla musica rock, dalle melodie mediorientali ai cori barocchi, arricchite da coreografie, canti, danze e un’ironia surreale. Sono italiane le compagnie Collettivo Clown orientata alla clownerie e al gioco, con molti spettacoli per famiglie in repertorio e il Circo Zoè noto per le sue pratiche di circo di strada e il suo percorso artistico e di ricerca sull’archetipo del viaggio, protagoniste degli ultimi due appuntamenti al circo.

Gli spettacoli fuori abbonamento presentano una molteplicità di proposte. Si inizia con l’ultimo show di Maurizio Battista, comico molto amato dalle vaste platee televisive mentre gli altri interpreti per il cabaret sono Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Ale e Franz, Drusilla Foer, tutti mattatori della scena che porteranno al Comunale i loro ultimi spettacoli.

Anche i titoli dei musical in cartellone sono dei veri e propri cult del genere: si parte da “Rapunzel. Il musical” con Lorella Cuccarini,per proseguire con “Sister Act” nella versione italiana di Stage Entertainment con la regia di Chiara Noschese e “Sette spose per sette fratelli”, ispirato al celebre film hollywoodiano di ambientazione western. Di grande richiamo saranno anche i family show in cartellone con due spettacoli molto conosciuti come “Alice in Wonderland” e “Neverland. L’isola che non c’è”.

Sono previste naturalmente anche le operette, scegliendo tra le pietre miliari del repertorio con “Il Paese dei campanelli” e “Al cavallino bianco”, ma ci saranno anche il tradizionale concerto delle feste “Gospel in Vicenza 2024”, protagonista la Bassano Bluespiritual Band, e tre concerti: Ron, che farà tappa al Comunale di Vicenza con il suo tour teatrale “Sono un figlio”, Simone Cristicchi con “Lo chiederemo agli alberi”, lo spettacolo musicale ispirato alla sua canzone-inno che invita a ritrovare bellezza e semplicità nella natura, ma anche un’incursione nel mondo della canzone d’autore grazie al vicentino Bruno Conte che sarà chiamatoad interpretare i successi di Aznavour nel nuovo spettacolo "Formidabile Charles!".

Per il giorno della memoria sarà proposto “Per questo mi chiamo Lorenzo”, di e con Giancarlo Marinelli, una narrazione teatrale a partire dal romanzo autobiografico “Il silenzio di averti accanto”, con le storie parallele dei due fratelli, uno fascista e l’altro partigiano, mentre per il giorno del ricordo è in programma “Passi” di e con Marco De Rossi (Farmacia Zooè), la storia di Abdon Pamich, esu­le fiumano, campione italiano di marcia.

I Progetti Formativi del Teatro Comunale di Vicenza #tcvieducational sono dei percorsi educativi e di inclusione per favorire l’avvicinamento ai linguaggi del teatro, della musica e della danza, dedicati ad un pubblico senza limiti di età. Una particolare attenzione è riservata ai più piccoli e alle loro famiglie perché la formazione e l’educazione del pubblico del domani rientrano, da sempre, nella mission della Fondazione. I progetti, ormai collaudati, realizzati in collaborazione con partner artistici molto qualificati, sono Operameno9, Opera Baby, Opera Kids, Opera Domani, Teatro Scuola, Il Teatro delle Meraviglie, Teatro con vista. Diventare spettatori partecipi.

Patrizia Lazzarin, 29 giugno 2023

 

 

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