Russia, un'opposizione a Putin senza Navalny

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Il problema, nella Russia putiniana, è che tolto di mezzo Navalny (per di più con il veleno, arma che non lasci traccia del suo latore) l’opposizione a Putin, oggi, appare decapitata, senza guida, senza forma, senza direzione. Come se dopo Navalny ci fosse solo il diluvio. «Alexandre Navalny – ci spiega Aldo Ferrari – docente di Storia della Russia a Venezia e direttore del dipartimento di studi sulla Russia all’Ispi di Milano- negli ultimi dieci anni, è stato l’unico leader politico capace di intestarsi un’opposizione efficace a Putin e al putinismo». Il commento di Luciana Grosso su Linkiesta.

Navalny, caro Putin, l'avvelenamento ormai è una (quasi) verità

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L'Unione Europea anello debole tra Usa e Cina

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Sembra che la Cina guardi all’Ue come un cane che abbaia ma non morde, forse anche grazie ai molti governi filo-cinesi presenti al suo interno. Questa situazione non è sana. Gli interessi strategici dell’Europa richiedono una rivitalizzazione del rapporto transatlantico. L’Europa non è oggi in grado di affrontare con successo le tante crisi che si sviluppano ai suoi confini orientali e meridionali, senza un deciso appoggio americano. L'opinione di Stefano Silvestri, direttore editoriale della rivista Affari Internazionali, su Formiche.

Silvestri: "Attenti alla Cina

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