Erdogan minaccia l'Europa e alza il prezzo
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Non è certo la prima volta che le masse di migranti desiderose di raggiungere l’Europa sono strumentalizzate e abusate per fini politici, economici o strategici. Avviene quotidianamente in Libia. E adesso si ripropone drammaticamente nelle ultime mosse di Recep Tayyip Erdogan. Costretto con le spalle al muro dalla sanguinosa offensiva militare nell’enclave di Idlib lanciata brutalmente dal regime siriano, sostenuto dalle milizie sciite filo-iraniane e soprattutto da Vladimir Putin, il presidente turco non esita a sfruttare la questione migranti per spingere l’Europa e con essa l’intera comunità internazionale ad ascoltare le sue ragioni. Ma è proprio la flagrante e repentina violazione degli accordi firmati con la Ue nel 2016, per cui Bruxelles s’impegnava a pagare 6 miliardi di euro affinché la Turchia trattenesse i migranti all’interno dei suoi confini, che rivela le gravi difficoltà di Erdogan. Il commento di Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera.
La Turchia apre la frontiera, fuga dalla Siria, Europa nel panico