di Patrizia Lazzarin

LA COSTRUZIONE DEL CORPO NELLA VENEZIA DEL RINASCIMENTO
In ogni grande arco di Storia, pensiamo all’epoca greco romana o a quella medievale, il corpo delle donne e degli uomini è stato oggetto di diversa considerazione. La rassegna che apre domani alle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, ci rivela lo sguardo curioso di scienziati ed artisti del Rinascimento che ne hanno “scavato” le forme per darne una misura necessaria a provvedere alle sue cure mediche e anche a rappresentarlo nelle peculiarità che ne illustrano la bellezza e la vitalità.
Se quel corpo analizzato scientificamente apre alla conoscenza e alla ricerca, esso nella socialità riveste ulteriori significati diventando veicolo di messaggi, come possiamo comprendere, ad esempio, anche osservando il dipinto di Tiziano, Ritratto di sposi con testimone, proveniente dalla collezione reale inglese di Windsor, dove il gesto dell’uomo che accarezza il seno scoperto della donna viene interpretato come un atto che sancisce un legame matrimoniale, convalidato anche dalla presenza di un testimone sulla destra del quadro.
La stessa interpretazione potremmo coglierla nel Doppio ritratto all’antica di Tullio Lombardo del 1490-95, dove la scultura femminile in marmo mostra un’uguale nudità. Questo modo di raffigurazione, nel periodo post tridentino verrà censurato, come mostrano le due stampe successive, accanto a queste opere. Una sensualità dichiarata che diventa paradigma della bellezza e del fascino delle donne immerse spesso in incantati paesaggi naturali, è il file rouge della seconda sezione della mostra intitolata Desiderio. Fascino ammaliante anche dei giovani uomini nelle sembianze di Antinoo o San Sebastiano. Sono anche qui presenti differenti richiami allegorici o simbolici, come le frecce del San Sebastiano che sembrano rammentare i dardi dell’Amore. Colpisce la differenza, sottolineata anche dai pannelli esplicativi, della raffigurazione delle donne e degli uomini, le prime stese e i secondi ritti, in piedi.
Il percorso della rassegna Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione, è suddiviso in tre grandi capitoli. Il primo, intitolato “Anatomia”, approfondisce la scoperta del corpo umano come oggetto di studio scientifico e medico che a Padova e Venezia ebbe due centri di rilevanza europea sia per la ricerca sia per l’editoria.
Si ricorda che Vesalio a Padova aveva rifondato l’insegnamento dell’anatomia rispetto al modello medievale, emancipandola da quella di Galeno, ammirata e studiata per secoli. Nella sua opera scritta De Humani Corporis Fabrica del 1543, egli si avvale dell’illustrazione mostrando il corpo sezionato in figure che risultano più efficaci di un discorso particolareggiato.

Grazie a questa mostra tornerà visibile al pubblico, lo Studio proporzionale di corpo maschile (Uomo vitruviano) di Leonardo, tra le icone delle Gallerie dell’Accademia e dell’intero patrimonio culturale mondiale e che viene qui messo in relazione con disegni straordinari sul corpo umano.
In particolare, Studi per la Sibilla libica di Michelangelo, che torna per la prima volta in Italia dopo un secolo, da quando il celebre pittore John Singer Sargent lo fece comprare dal Metropolitan Museum of Art di New York, nel 1924. È un disegno preparatorio per la Cappella Sistina, considerato il più bel disegno di anatomia artistica del Rinascimento ed è preparatorio per la figura della Sibilla nella Cappella Sistina.
Curata da Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia, la rassegna comprende 89 opere straordinarie, alcune delle quali presentate in Italia per la prima volta come quelle di Michelangelo e Albrecht Dürer, e creazioni di Giovanni Bellini e Giorgione, insieme a strumenti scientifici, modelli anatomici, libri, abiti, miniature e oggetti di uso quotidiano.

Gli stessi curatori hanno poi sottolineato:“come il disegno di Leonardo è frutto di decine di misurazioni di corpi diversi, … esplorati non nel tentativo di fissare una norma, ma per mapparne le possibili variazioni. Nell’Uomo vitruviano, dalla varietà estrema della vita Leonardo vuole arrivare all’essenziale: cosa sia l’essere umano, quale sia la sua armonia, le sue misure, l’algoritmo con cui la natura ci ha creato. Il premio di questa ricerca non è la bellezza ideale (sia i belli sia i brutti stanno dentro il cerchio e il quadrato), ma ciò che è comune a tutti i corpi”.
Nella seconda sezione di questa mostra troviamo anche l’unica copia conosciuta dei “Sonetti lussuriosi” di Pietro Aretino del 1556, appartenente ad una collezione privata. Essa registra a Venezia il diffondersi della stampa e con essa la crescita dell’immaginario erotico. La preziosa Cuffia da donna databile attorno al 1500-1525 del Metropolitan Museum of Art di New York, ci racconta poi del suo uso, dopo che una giovane si era maritata, sancendo così il suo cambio di status.
Nell’ultima sezione Personalità spiccano anche le protesi in metallo che venivano costruite per riparare la perdita di arti, mani e naso persi in battaglia e, che si mostrano come oggetti, frutto d’ingegno, capaci di imitare movenze e forme del corpo umano.

«L’esposizione – sottolinea Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia – stabilisce una perfetta sinergia con le collezioni del museo e con alcune opere. In particolare, l’Uomo vitruviano di Leonardo, che rappresenta il corpo ideale, anche in riferimento a forme geometriche perfette, costruito attraverso misurazioni empiriche; La Tempesta di Giorgione, tra i capolavori delle Gallerie, la cui interpretazione e datazione sono ancora oggi oggetto di dibattito; La vecchia di Giorgione, che ci sollecita, indicando sé stessa e guardandoci negli occhi, a una riflessione sui cambiamenti imposti al corpo dal passare del tempo».

Promossa e organizzata dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e da Marsilio Arte, con il contributo della Regione del Veneto, Main partner Intesa Sanpaolo e con il sostegno dell’Associazione dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, la mostra rimarrà aperta fino al 27 luglio.
16 aprile 2025