di Patrizia Lazzarin
Purim, una storia senza tempo

Dopo il successo dell’edizione del 2024 presso il Museo Ebraico di Roma, al 12 marzo al 15 giugno 2025 la mostra Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo si apre al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS di Ferrara con un allestimento arricchito da nuove opere e spunti inediti. L’esposizione è dedicata alla festa ebraica di Purim, una celebrazione di gioia e di riscatto che affonda le sue radici nella figura biblica della Regina Ester.
La storia di Purim è narrata nella Meghillat Ester, il Libro di Ester, che fa parte del canone biblico e viene letto nelle sinagoghe durante la festività. Secondo il racconto, Assuero, re di Persia e di Media, organizzò un fastoso banchetto per i notabili del regno e invitò la regina Vashti a comparire davanti ai suoi ospiti. Al suo rifiuto, Vashti venne ripudiata. Per trovare una nuova regina, furono convocate le più belle giovani del regno e la scelta ricadde su Ester, una ragazza ebrea che dovette nascondere la propria identità per sposare il re.

Filippino Lippi (Prato 1457 circa – Firenze 1504), Vashti lascia il palazzo reale, Italia, 1475 ca. tempera su tavola. Firenze, Museo Horne
Divenuta regina, Ester trovò una guida e un consigliere nel cugino Mordechai, ma il primo ministro Aman, uomo arrogante e spietato, entrò in conflitto con Mordechai e, venuto a sapere della sua origine ebraica, convinse il re a decretare lo sterminio di tutti gli ebrei del regno, fissando la data tramite sorteggio (purin ebraico). Il giorno scelto fu il 13 del mese di Adar e furono inviate lettere con l’ordine di sterminare l’intero popolo ebraico. Scoperto il complotto, Ester incoraggiata da Mordechai intervenne presso il re. Superando la paura di rivelare la propria identità, Ester affrontò Assuero e gli svelò il piano di Aman. Grazie al suo coraggio, il re revocò l’editto, Aman fu impiccato e gli ebrei furono salvati. Da allora, la festa di Purim fu istituita per celebrare questo evento di liberazione.
La rassegna è curata da Amedeo Spagnoletto, Olga Melasecchi e Marina Caffiero, con la collaborazione di Sharon Reichel e l’allestimento firmato dall’Architetto Giulia Gallerani.
Suddiviso in quattro sezioni tematiche, il percorso di mostra si sviluppa attraverso opere d’arte rinascimentali, preziose pergamene e manufatti storici, che raccontano la straordinaria vicenda di Ester. Una storia di coraggio e di determinazione che da secoli viene tramandata e celebrata con banchetti, travestimenti e rappresentazioni teatrali e che pone al centro il ruolo della donna, indagando il tema del rovesciamento delle sorti e del riscatto del popolo ebraico.
«L’esposizione segue quattro filoni tematici che si intrecciano tra di loro – spiega il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto – Prima di tutto, presentiamo un approfondimento sull’enigmatica e affascinante figura di Ester e sulla fortuna che ebbe nella tradizione pittorica rinascimentale; ma proponiamo anche un percorso dedicato alla festa con i suoi precetti e i suoi costumi.

Jacopo del Sellaio (Firenze, 1442–1493), Ester davanti ad Assuero, Firenze, 1475-1480 ca.,tempera su tavola. Budapest, Museum of Fine Arts
Il visitatore troverà poi un focus sul fenomeno dei Purim shenì, ossia le commemorazioni di altri eventi in cui gli ebrei sono miracolosamente scampati dal pericolo ed infine si confronterà con una lettura attuale, contemporanea e interattiva della festa realizzata grazie alle illustrazioni dal tratto moderno”.
Grazie alla collaborazioni con prestigiose istituzioni italiane e internazionali, la mostra raccoglie pezzi unici: dai capolavori rinascimentali come Ester davanti ad Assuero (1475-1480 ca.) di Jacopo del Sellaio, e Vashti lascia il palazzo reale (1475 ca.) di Filippino Lippi, alle opere contemporaneedi Tobia Ravà fino ad arrivare a un’eccezionale selezione di meghillot – i rotoli miniati del Libro di Ester – come il rarissimo esemplare del XVII secolo firmato da Shalom d’Italia, in parte stampato e in parte miniato, oppure il rotolo in pergamena del XVII secolo realizzato a Ferrara da Moshe Ben Avraham Pescarol. E poi ancora, fotografie d’epoca e oggetti rituali che raccontano le tradizioni ebraiche legate a Purim e che si rivelano una testimonianza autentica della vita comunitaria.

Yoav Di Tivoli (?) (copista) Meghillat (rotolo) di Ester con benedizioni iniziali e finali ed inno Qoreè Meghillah, Roma, 1641, Legno, inchiostro e acquarello su pergamena
Una sezione speciale è dedicata inoltre ai Purim shenì, celebrazioni locali ispirate alla storia biblica di Ester e istituite dalle comunità ebraiche per commemorare la salvezza da pericoli imminenti. Tra gli esempi esposti, il Purim di Siracusa del 1405, lo Shabbat dei terremoti di Livorno del 1742 e la vicenda della famiglia ferrarese di Leone Vita, miracolosamente scampata a un incendio nel 1758.
A completare l’esperienza espositiva, le coinvolgenti illustrazioni di Laura Guglielmo e installazioni interattive che permetteranno ad adulti e bambini di esplorare la storia di Ester in maniera dinamica e creativa.
Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. La mostra sarà accompagnata da un catalogo in versione italiana e inglese pubblicato da Silvana Editoriale.
28 marzo 2025