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Editoriali

Draghi al posto di UdL come presidente della Commissione?                                                                         

Mario Draghi non è stato Presidente della Commissione Europea, ma è stato Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) dal 2011 al 2019, e in quel ruolo ha avuto un impatto molto significativo sulla stabilità economica dell’area euro, specialmente durante la crisi del debito sovrano europeo. Il suo mandato alla BCE lo ha reso una delle figure più influenti in Europa, ed è spesso visto come uno dei grandi statisti degli ultimi decenni.

Draghi alla BCE: un grande statista?

Draghi ha guadagnato fama internazionale per aver svolto un ruolo cruciale nel prevenire il collasso dell’euro durante la crisi finanziaria e del debito che ha colpito duramente i paesi del sud Europa, tra cui Grecia, Italia, Spagna e Portogallo. Nel 2012, durante un intervento storico, ha promesso di fare “qualsiasi cosa necessaria” per salvare l’euro, un impegno che ha incluso la politica monetaria espansiva, la riduzione dei tassi di interesse e il programma di acquisto di titoli di stato (Quantitative Easing).

Questa promessa ha avuto l’effetto di calmare i mercati finanziari e ridurre il rischio di un’eventuale frattura nell’Unione Economica e Monetaria, che altrimenti sarebbe potuta sfociare nella disintegrazione dell’euro. La sua gestione alla BCE è stata, per molti, un esempio di leadership in tempi di crisi, un approccio che ha avuto il coraggio di affrontare l’urgenza economica con politiche non convenzionali e con il sostegno di paesi membri che inizialmente erano reticenti a politiche monetarie più audaci.

Cosa ha fatto di Draghi un “statista”?

1. Stabilità economica in tempi difficili: La sua capacità di rispondere rapidamente e decisivamente alla crisi economica ha salvato l’eurozona dalla possibilità di un collasso finanziario. La sua leadership solida ha dato fiducia a molti e lo ha reso un punto di riferimento internazionale.

2. Politiche monetarie espansive: Le sue politiche, come il Quantitative Easing e i tassi di interesse ultra-bassi, sono state efficaci nel sostenere la crescita economica in un contesto di bassa inflazione e disoccupazione elevata in molti paesi europei.

3. Autorevolezza internazionale: Draghi ha esercitato una forte influenza a livello globale, anche al di fuori dell’Europa, diventando una figura rispettata nel mondo economico e politico internazionale. La sua capacità di navigare tra le difficoltà interne della zona euro e la necessità di mantenere una politica monetaria unitaria ha cementato il suo status di statista europeo.

Draghi e la politica italiana: Da Premier a “statista” globale

Oltre al suo ruolo alla BCE, Mario Draghi ha avuto una carriera politica importante anche in Italia, dove è stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal febbraio 2021 al ottobre 2022. Il suo governo, supportato da una largissima coalizione di partiti, ha gestito con competenza la crisi economica e sanitaria provocata dalla pandemia di COVID-19 e ha lavorato per riformare e rilanciare l’economia italiana, sostenuta anche dai fondi del Recovery Plan europeo.

Nel suo mandato come premier italiano, Draghi ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di guidare l’Italia attraverso un periodo complesso, facendo approvare una serie di riforme economiche, e affrontando l’urgente necessità di recuperare la crescita, superare le sfide post-pandemia e migliorare il sistema giuridico e amministrativo.

Statisti o politici di circostanza?

Tuttavia, la definizione di “statista” non è sempre univoca. Alcuni lo considerano un “statista” per la sua lungimiranza e integrità, mentre altri potrebbero vedere la sua linea pragmatica come una forma di politica di circostanza, dove la priorità è la gestione delle emergenze piuttosto che il raggiungimento di una visione di riforma radicale delle istituzioni o della società.

Ad esempio, in Italia, alcuni critici sostengono che Draghi sia stato più un “tecnico” che un politico visionario capace di interpretare le aspirazioni più profonde della popolazione. In particolare, la sua coalizione di governo è stata composta da partiti ideologicamente molto diversi tra loro, e molti hanno visto nella sua leadership la necessità di compromessi più che una vera e propria spinta verso riforme profonde e coraggiose.

Mario Draghi è senza dubbio una delle figure più importanti e rispettate della scena politica ed economica europea e internazionale degli ultimi anni. La sua leadership alla Banca Centrale Europea è stata cruciale per la stabilità economica dell’eurozona, e come premier italiano, ha cercato di guidare il paese in un momento di grave crisi. La sua figura è certamente quella di un statista nel senso di qualcuno capace di prendere decisioni difficili e di gestire l’emergenza con lucidità e determinazione. Tuttavia, l’interpretazione del suo ruolo dipende anche da come si definisce “statista”: c’è chi vede in lui una figura di salvataggio nelle circostanze più difficili, e chi lo considera un “tecnico” più che un politico visionario. 21 marzo 2025

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