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Editoriali

Com’era stata la spesa militare dell’Europa finora e come sarà da domani

La spesa militare in Europa ha subito significativi cambiamenti negli ultimi decenni, influenzati da una serie di fattori geopolitici, economici e strategici. Tradizionalmente, i paesi europei hanno avuto una spesa militare relativamente contenuta rispetto ad altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti e la Cina, ma il contesto globale sta cambiando rapidamente, e l’Europa sta rivedendo le proprie politiche di difesa in risposta a nuove minacce.

Spesa militare in Europa fino ad oggi

1. Periodo post-Guerra Fredda (1990-2000)

   – Dopo la fine della Guerra Fredda, molti paesi europei, soprattutto quelli appartenenti all’Unione Sovietica o alla Corte occidentale NATO, avevano ridotto significativamente la spesa militare. Questo era il periodo di maggiore pace relativa in Europa, e il focus politico era rivolto verso l’integrazione economica e politica, con l’Unione Europea che assumeva un ruolo centrale.

   – La spesa militare europea era relativamente bassa, in parte grazie alla protezione della NATO (specialmente sotto l’ombrello nucleare degli Stati Uniti).

2. Crescita nei primi anni 2000 (2000-2010)

– Durante i primi anni 2000, i paesi europei hanno cominciato a aumentare la spesa per la difesa in risposta alle sfide globali, come la guerra contro il terrorismo internazionale (ad esempio, gli eventi dell’11 settembre 2001).

   – Tuttavia, la spesa rimase relativamente bassa rispetto agli Stati Uniti e agli altri paesi con capacità militari significative. Inoltre, la spesa per la difesa in Europa era spesso diluita tra molti paesi, e molte risorse venivano destinate a compiti di gestione delle crisi e a missioni di peacekeeping all’estero piuttosto che a capacità di difesa territoriale.

3. Crisi economica (2010-2020)

   – La crisi economica globale del 2008 ha avuto un impatto significativo sulla spesa per la difesa in molti paesi europei. La restrizione del bilancio pubblico ha portato a tagli alla spesa militare, con molti paesi che hanno difficoltà a raggiungere gli obiettivi della NATO di dedicare almeno il 2% del PIL alla difesa.

   – Nonostante le politiche di austerità, alcuni paesi, come il Regno Unito, la Francia e la Germania, hanno mantenuto un impegno relativamente alto in materia di difesa, ma le differenze tra i paesi europei erano evidenti, con alcuni stati che destinavano meno risorse alle forze armate rispetto ad altri.

4. La Russia e la crescente minaccia (2020-2022)

   – La spesa militare europea ha cominciato a crescere leggermente durante gli ultimi anni prima della guerra in Ucraina, soprattutto dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014. Questo evento ha portato a un rinnovato interesse per la sicurezza e la difesa europea, con i paesi baltici, la Polonia e altri membri dell’Europa orientale che hanno cominciato a spendere di più per rafforzare le loro difese contro la Russia.

   – Tuttavia, nel complesso, la spesa rimaneva ancora inferiore rispetto a quella degli Stati Uniti e di altre potenze militari mondiali.

Come sarà la spesa militare da domani?

L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha segnato un punto di svolta cruciale nelle politiche di difesa europee, e molti paesi dell’UE stanno ora rivedendo drasticamente le loro strategie di spesa militare. Ci sono già segnali chiari di un aumento significativo della spesa per la difesa in tutta Europa, con alcuni paesi che hanno annunciato piani per raggiungere o superare il target del 2% del PIL per la difesa fissato dalla NATO.

Evoluzione attesa della spesa militare europea:

1. Aumento generale della spesa:

– Germania: La Germania ha annunciato un piano storico per incrementare significativamente la sua spesa per la difesa, con un fondo speciale da 100 miliardi di euro creato per aggiornare e modernizzare le sue forze armate. Questo segna un cambiamento significativo per la Germania, che storicamente ha mantenuto una politica di difesa più cauta.

   – Polonia e paesi dell’Est Europa: Paesi come la Polonia, che hanno storicamente avuto preoccupazioni sulla sicurezza a causa della vicinanza con la Russia, stanno incrementando i loro budget militari. La Polonia ha pianificato aumenti annui della spesa per la difesa e l’acquisto di equipaggiamenti avanzati, come jet da combattimento e sistemi missilistici.

   – Paesi nordici: Paesi come la Svezia e la Finlandia (che ha recentemente richiesto l’adesione alla NATO) hanno aumentato il budget difensivo, stimolati dalla crescente minaccia della Russia.

2. Maggiore cooperazione europea:

– Con l’invasione dell’Ucraina, l’UE ha aumentato gli sforzi di cooperazione militare attraverso progetti comuni, come il Programma di sviluppo delle capacità di difesa (European Defence Fund – EDF) e la Cooperazione strutturata permanente (PESCO). Ciò potrebbe ottimizzare la spesa e ridurre la duplicazione delle risorse tra i vari stati membri.

   – Si prevede anche un maggiore rafforzamento delle forze di difesa comuni nell’ambito della NATO e dell’UE, per assicurare una difesa collettiva più solida e una capacità di risposta rapida a qualsiasi minaccia esterna.

3. Dipendenza dalle risorse esterne:

   – L’Europa continua a dipendere, almeno in parte, dalla tecnologia militare degli Stati Uniti, sia per la fornitura di armi avanzate che per la protezione nucleare tramite la NATO. Tuttavia, la crescente consapevolezza di dover rafforzare la propria autonomia difensiva sta spingendo l’Europa a investire di più in capacità di difesa indipendenti.

4. Impatto sulla finanza pubblica:

– Questo incremento della spesa militare potrebbe comportare sfide economiche per alcuni paesi, con un impatto sulle finanze pubbliche. Tuttavia, l’alto costo della sicurezza collettiva potrebbe spingere verso un rafforzamento delle politiche fiscali europee, considerando anche le sfide economiche poste dall’inflazione e dalla pandemia.

Conclusioni

In sintesi, la spesa militare in Europa fino ad oggi è stata relativamente contenuta, ma con l’aggressione russa all’Ucraina e l’emergere di nuove minacce globali, ci si aspetta un aumento significativo degli investimenti nel settore della difesa nei prossimi anni. Le risorse per la difesa saranno probabilmente indirizzate verso la modernizzazione delle forze armate, l’acquisto di nuove tecnologie e un rafforzamento delle capacità di difesa collettiva, con un crescente impegno da parte degli Stati membri dell’UE e della NATO.

18 marzo 2025

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