di Alberto Cubeddu

 Bannow, Irlanda del sud

 “Monday morning, so good to me” così i Mamas and Papas descrivono il lunedì mattina nella loro canzone, e questa mattina mi sembra proprio di rivivere le situazioni, le opinioni, i tipici pensieri che ci riempiono la testa la mattina, appena alzati e ruggiamo/replichiamo/abbaiamo/miagoliamo/sbraitiamo/gemiamo all’idea di affrontare un’altra giornata.

Fa un bel freschino qui a Bannow, un posto completamento sperduto nell’Irlanda del sud, quella dei contadini, dei costruttori di case e dei pescatori, molto difficile trovare persone che a quest’ora, le nove, stanno ancora a letto. La Ingrid, la direttrice dell’istituto nonché mia carissima amica, ci permette in via straordinaria di usare casa sua per fare la lezione di inglese. Normalmente infatti i corsi si tengono nella classe, ma siamo 29 questa settimana al collegio, e lo spazio manca. Così, dopo esserci tolti le scarpe al fine di non rovinare il delicato parquet, comincia la lezione: io mi siedo in un posto qualunque del tavolo, ignorando che la scelta mi cambierà il mattino. Tengo la testa china sui fogli degli esercizi, ieri sera siamo rimasti a parlare fino a tardi con i miei compagni di camera e la luce mi stordisce ancora un po’; tuttavia sono piuttosto lucido e svolgo bene il mio compito. Lo finisco. E mi sdraio sulla sedia come sono solito fare quando finisco di svolgere gli esercizi. E guardo dritto davanti a me. Vedo prati di blu e vedo mari di verde, da questo posto del tavolo si vede benissimo tutto l’orizzonte. Infatti la porta a vetri che da accesso al balcone  consente di vedere perfettamente ciò che ne rimane fuori: prima una distesa di boschi, prati e campi che sembrano stati colorati di verde da qualcuno che di gusto se ne intende, poi stop, comincia il mare e si cambiano colori, vari tipi di blu e azzurro a decisione invece torno dentro a fare lezione.

15 marzo 2025