di Patrizia Lazzarin

“Durante la Seconda Guerra Mondiale c’è un uomo che non si preoccupa esplicitamente della guerra, è Matisse. Egli entra in un’epoca di grande semplicità della pittura. Credo che quell’uomo, con il suo lavoro, perché uno degli effetti della pittura è di prenderci il cuore e di lavarlo, abbia resistito contro il mondo tenebroso tanto quanto coloro che combattevano con le armi”.
Le parole sono tratte dal piccolissimo libro dello scrittore francese Christian Bobin, Abitare poeticamente il mondo che ho voluto condividere con chi leggerà questo testo, per la loro bellezza e per lo sguardo che ci suggeriscono di avere per osservare con occhi nuovi il mondo che esiste intorno a noi. Continuerò quindi a restituirle come un regalo, auspicio di un Buon Anno, fertile …
“Abitare poeticamente un mondo miserabile è molto difficile, ma è fattibile. Ed è tanto più necessario che il mondo si perda, si rovini, si laceri. É molto più necessario che si aprano qua e là dei pozzi di luce. Non è una prerogativa di coloro che chiamiamo artisti. É una madre che rimbocca il lenzuolo accanto al viso del suo bambino addormentato, ed è come se si prendesse cura di tutto il cielo stellato. Nel medesimo istante, il gesto della madre si duplica. Con la stessa mano, copre il suo bambino perché non abbia freddo e placa tutto il nero che c’è tra le stelle nel cielo. Il gesto è talmente semplice che ha risonanze infinite. Credo che, in fondo sia questo la poesia: un’arte della vita. Questa donna è poeta a sua insaputa.

Solo i poeti prendono il mondo sul serio, coloro che hanno la reputazione di essere distratti, di non misurare le cose, di non conoscerne la pesantezza. Sono solo loro che conoscono … il dramma delle cose e anche quanta luce contengono. Sono i soli veggenti e i soli che respirano in questo mondo. Parlo di una piccola tribù dispersa composta non solo da persone che scrivono o dipingono, esteti o artisti. Si tratta solo di un modo umano di abitare il mondo. Perché dire abitare poeticamente il mondo o abitare umanamente il mondo, in fondo, è la stessa cosa”.
Come un bambino lo scrittore abita e accoglie la presenza pura che è nel mondo.
Christian Bobin era nato nel 1951 a Le Creusot, città della Francia centro- orientale ed è stato uno degli scrittori più importanti e conosciuti della letteratura francese contemporanea. Muore a Le Creusot il 24 novembre 2022. Le sue opere, tradotte in numerose lingue, annullano i confini tra prosa e poesia, narrazione e contemplazione.
5 marzo 2025