Quotidiano online

Arte e Cultura

Palazzo Bentivoglio: “Nella biblioteca di Busmanti”

Nel Palazzo Bentivoglio, a Bologna,  apre un nuovo spazio per studiosi e amanti dell’arte che accoglierà la biblioteca di Eugenio Busmanti in un luogo che ne mantiene gli arredi originali e affianca opere di artisti internazionali.

 L’acquisizione del  fondo Eugenio Busmanti, comprensivo della sua biblioteca di circa seimila volumi e del suo arredamento, è stato  allestito in spazi pensati come luogo in cui accogliere chi voglia approfondire il maturo Settecento, il Neoclassicismo e la decorazione d’interni, argomenti indagati per tutta la vita dal precedente proprietario.  

Il nuovo  luogo di studio e di  contemplazione sarà fruibile per la prima volta il 12 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo.

Chi ha conosciuto Eugenio Busmanti ricorda la sua finezza intellettuale, la vivacità delle sue discussioni e la capacità di rendere qualunque conversazione un’occasione di brillante arricchimento. Oggi, la sua eredità vive in questo spazio che si propone come punto di riferimento per studiosi e appassionati del neoclassicismo.

Fedele alle indicazioni estetiche di Mario Praz, dagli anni Ottanta la sua teatrale casa della vita, di via Marsala 20, diventò un luogo di ritrovo per il mondo della cultura di passaggio a Bologna. Nella  grande biblioteca – il cuore della casa – e negli altri ambienti scenografici figuravano opere di Pier Dandini,  Ignazio Stern, Nicola Bertuzzi e Pelagio Palagi.

La coppia di importanti tele del Mastelletta che troneggiava nel salone di ingresso, un Sansone e Dalila e un’Offerta di Abigail a David, anticamente nella celebre quadreria romana del marchese Vincenzo Giustiniani,  sono giunti per donazione alla Pinacoteca Nazionale di Bologna dopo la scomparsa di Busmanti.

La bEB – Palazzo Bentivoglio è stata quindi  fedelmente ricostruita mantenendo l’atmosfera originaria della mitica dimora di via Marsala 20, arricchendo di suggestione l’ambiente con interventi e opere d’arte contemporanea della collezione privata, come il ciclo Geografia Temporale di  Rondello di Sophie Ko, un’opera che si fonde armoniosamente con l’architettura barocca dell’ambiente e  gli interventi di Nicola Melinelli e del duo Elmgreen & Dragset.

Nel grande salone, lo spazio  riconfigurato da Andreas Angelidakis con il sistema di solidi componibili POST-RUIN Bentivoglio,  ironizza e sovverte l’idea della rovina monumentale, offrendo un morbido teatro di sedute per la consultazione dei libri.

 Alla biblioteca sarà possibile  accedere su prenotazione ogni martedì dalle 9:00 alle 13:00, a partire dal 15 ottobre 2024.  I libri sono disponibili su richiesta.

 Patrizia Lazzarin, 25 febbraio 2025

LEAVE A RESPONSE

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *